I sette peccati capitali in versione soul. Micha Soul, esordisce con Seven Soul Sins, album che esce per Semai - giovane etichetta indipendente fondata da Andrea Scardovi a.k.a. Duna, breaker di fama internazionale con la Break The Funk.
Seven Soul Sins è un album dal respiro internazionale non solo per l’idioma: sia i cantati di Micha Soul sia le produzioni musicali - opera di Freshbeat e Hiko viaggiano nella tradizione black statunitense più smooth con un piglio contemporaneo. Il connubio tra queste suoni e la voce di Micha dà vita a un album la cui unica patria è il soul, declinato a tutto tondo nell’arco dei dieci brani.

Micha si è dedicata a questo debutto solo dopo aver acquisito la coscienza di aver raggiunto una maturità stilistica e vocale credibilmente solida. In questo senso l’esperienza di Micha Soul & The Funk Addiction, gruppo con cui negli ultimi due anni ha suonato dal vivo cover di ricercati pezzi soul e funk anni ‘60 e ’70, è stata fondamentale.

Seven Soul Sins è composto da otto brani più due bonus track. Sinner, il brano d’apertura, introduce ai sette peccati capitali mentre i successivi sette li rappresentano uno ad uno. Questa rappresentazione di gola (Soulfood), lussuria (Your Touch), superbia (I Can Teach You), accidia (So High), ira (Get Me Mad), avarizia (What They Want) e invidia (Mary Has) può avvenire tramite un racconto emblematico, a volte servendosi dell’ironia, altre volte giocando con le metafore e citando i più grandi nomi del soul (vedi Soulfood, primo singolo estratto dall’album).
Le bonus track dopo una virata tra rap e funk danno una chiusura passionale all’album.

Due gli ospiti dell’album, Brain, rapper della crew bolognese Fuoco Negli Occhi, e Martina May, giovane cantante R’n’B.

Seven Soul Sins esce a Febbraio 2011 per Semai, etichetta delle edizioni musicali Brutture Moderne di Ravenna.

mercoledì 27 gennaio 2010

Cambio di rotta sull'IRA


Succede di cambiar idea. Una volta, dieci volte, mille fottutissime volte. E succede che nella maggior parte dei casi l'idea finale risulti essere quella di partenza. Nella maggior parte dei casi. Non in questo.
Ho appena finito di scrivere e registrare al volo (chiamasi registrazione da memorizzazione) la seconda versione del pezzo riguardante l'ira. Diciamoci la verità, a me entusiasmava abbastanza la prima, ma una persona a me molto vicina (chissà chi è) mi ha fatto capire senza troppi fronzoli che andava rifatta. Non che non andasse bene, a detta sua, il cantato o il testo o l'intenzione, ma proprio il pezzo in sé risultava inferiore, sempre a detta sua, rispetto altri presenti nel disco.
Per mesi e mesi ho esitato, ho dato ascolto alla mia parte pigra, a quella che si lascia impressionare dal tempo che t'insegue, brutta carogna! E così mi stavo quasi convincendo che, sebbene non fossi del tutto convinta di quel pezzo, così era e così rimaneva. Era già stata dura all'epoca (dai 4 ai6 mesi fa) scrivere un brano sulla rabbia, che rifarne uno diverso, su una base diversa sarebbe stata follia pura! Perché diciamoci la verità. La rabbia.... la rabbia non è rappresentabile in un solo brano, in una sola situazione. Sulla rabbia ci si potrebbe fare un intero album. da qui forse il difetto della prima versione: il prendere la rabbia in maniera generale, la rabbia che nasce dal non essere accettati, dal non essere amati, dall'essere bersaglio di ingiustizie......più che rabbia suonava come vittimismo.
Insomma facendola corta, ecco venuto alla luce il mio nuovo brano, che non avrà più il titolo di getmad ma di "you know how to get me (mad)"
E qui la voce non narra, non parla ad un pubblico, non parla a sé stessa, parla ad un uomo. Ad un bugiardo. Ad un compagno assente e bastardo. E così invece del ritornello da stadio che mi avrebbe fatto arrivare dritta dritta nella top 20 americana, nasce un ritornello armonizzato a tre voci, che si aggrappa alla melodia della favolosa produzione di HIKO e con lei sale e scende su di una giostra di emozioni. rabbia e amore. Perché, in amore, dove vi è rabbia vi è sentimento. E dove vi è sentimento vi è amore.

(che poi se cambio di nuovo idea posso decidere di mettere part one e part two, in questo modo i brani aumentano e l'ascoltatore non pensa di aver speso troppo per pochi brani....)

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