I sette peccati capitali in versione soul. Micha Soul, esordisce con Seven Soul Sins, album che esce per Semai - giovane etichetta indipendente fondata da Andrea Scardovi a.k.a. Duna, breaker di fama internazionale con la Break The Funk.
Seven Soul Sins è un album dal respiro internazionale non solo per l’idioma: sia i cantati di Micha Soul sia le produzioni musicali - opera di Freshbeat e Hiko viaggiano nella tradizione black statunitense più smooth con un piglio contemporaneo. Il connubio tra queste suoni e la voce di Micha dà vita a un album la cui unica patria è il soul, declinato a tutto tondo nell’arco dei dieci brani.

Micha si è dedicata a questo debutto solo dopo aver acquisito la coscienza di aver raggiunto una maturità stilistica e vocale credibilmente solida. In questo senso l’esperienza di Micha Soul & The Funk Addiction, gruppo con cui negli ultimi due anni ha suonato dal vivo cover di ricercati pezzi soul e funk anni ‘60 e ’70, è stata fondamentale.

Seven Soul Sins è composto da otto brani più due bonus track. Sinner, il brano d’apertura, introduce ai sette peccati capitali mentre i successivi sette li rappresentano uno ad uno. Questa rappresentazione di gola (Soulfood), lussuria (Your Touch), superbia (I Can Teach You), accidia (So High), ira (Get Me Mad), avarizia (What They Want) e invidia (Mary Has) può avvenire tramite un racconto emblematico, a volte servendosi dell’ironia, altre volte giocando con le metafore e citando i più grandi nomi del soul (vedi Soulfood, primo singolo estratto dall’album).
Le bonus track dopo una virata tra rap e funk danno una chiusura passionale all’album.

Due gli ospiti dell’album, Brain, rapper della crew bolognese Fuoco Negli Occhi, e Martina May, giovane cantante R’n’B.

Seven Soul Sins esce a Febbraio 2011 per Semai, etichetta delle edizioni musicali Brutture Moderne di Ravenna.

mercoledì 10 giugno 2009

Il concept


Come vi sarà possibile intuire dal titolo dell'album, il filo conduttore di questo lavoro non sarà altro che i sette peccati capitali. Il disco sarà in effetti composto da 7 brani (+ una ghost track che non può mai mancare) ed ognuno di questi brani si concentrerà su un peccato.

Il primo quesito che mi vedo dover affrontare è quello dei titoli dei brani.
Potrei usare semplicemente il sostentivo indicante il peccato capitale, ovvero:

Pride (vedi Superbia),
Greed (vedi Avarizia) ,
Envy (vedi Invidia),
Anger (vedi Ira),
Lust (vedi Lussuria)
Gluttony (vedi Gola),
Sloth (vedi Accidia).

Ma qualcosa mi convince poco, poiché il modo in cui affonterò queste tematiche non sarà limitato a dare una difinizione del peccato affrontato.

Ciò che mi piacerebbe fare è prendere spunto da questi sette elementi per costruirvi sopra una storia (story-telling), o in altri casi, un viaggio sonoro, in altri casi ancora una confessione in prima persona....

Mediterò sulle varie possibilità che ho per scegliere i titoli. Se adottare la terminologia "ufficiale" (che ho trovato su Wikipedia) o se usare dei sinonimi più semplici e cui connotazione si leghi maggiormente al modo in cui avrò affrontato l'argomento.

Intanto il concept è stabilito, e nessuno me lo può più toccare, questo mio post prova che oggi 10 giugno 2009, l'idea è divantata mia e guai se qualcun'altro pensa di battermi sul tempo!! :D

Va da sé che qualsiasi consiglio o idea voi vogliate condividere con la sottoscritta, riguardo alla scelta dei titoli, sarò onorata di valutare le vostre illuminazioni!

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2 commenti:

  1. ah i sette peccati capitali, sempre affascinanti, sempre attuali ;)
    Incastonarli in una storia sarebbe fantastico, personificarli e lanciarli nel mondo. Un po' alla DeAndré, che descriveva un concetto tramite una situazione.
    Oppure puoi scrivere una personale discesa agli inferi :P

    Giò

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  2. eccoti!!!

    spero tutto vada bene come hai detto tu. Hai voglia di parlarne?
    Scrivimi pure, io ci sono. Quando vuoi.

    Per ora ti abbraccio,
    LL

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